“Signorina, l ‘ho vista a teatro ieri pomeriggio durante il dibattito con gli attori, gradirebbe dei biglietti omaggio per altri spettacoli?
Domai sera ci sarà anche la ripresa televisiva. Se accetta ci vedremo in teatro dove io lavoro”
“La ringrazio , ci sarò certamente ovviamente con mio padre”.
Così mi conquistò il giovanotto divenuto poi mio marito.
Ero studentessa alle superiori ed andavo regolarmente agli spettacoli pomeridiani con ingressi economici ,organizzati dalla scuola. Si partecipava anche al dibattito sul testo appena visto con la presenza degli attori.
Bei tempi, ci si dava del lei anche tra giovani, noi ragazze si usciva accompagnate ed in breve il giovanotto di turno, conosceva volente o nolente tutta la famiglia…
Ma oggi i giovani agiscono più snellamente senza più sovrastrutture e diciamolo si facilitano la vita! Condivido
E galeotto fu < Un caso clinico > di Buzzati, testo molto amaro ripreso anche dal cinema con l’ interpretazione di Tognazzi nel film <Fischio al naso > Ma questa è un ‘ altra storia.
Il teatro mi ha sempre attratto: vedere rappresentata una commedia, un dramma, da persone reali tanto talentose da immergersi completamente nel ruolo, annullando la propria personalità, e con capacità tecniche, sia vocali che interpretative: ancora oggi mi affascinata e mi coinvolge totalmente.
Ed ogni qualvolta arrivavo in un pese affacciato sul Mediterraneo, e non solo, cercavo tra i resti della civiltà greca e poi romana , i teatri. Bellissimi, costruiti all’ aperto con gradinate degradanti.
Gli attori di allora
recitavano in versi ed il Coro commentava la trama. Per i greci, il teatro non era solo divertimento o evasione, diveniva cassa di risonanza di idee, di problemi della vita politica e culturale. Partecipavano in massa agli spettacoli cittadini di ogni classe sociale…
Vorrei sottolineare che la cultura paga a dispetto di qualche nostro politico passato per fortuna come una meteora…
Al Carcano, teatro milanese, l’altra sera ho visto con piacere nello spettacolo Eva contro Eva, Gigi Diberti, un attore conosciuto a Torino agli inizi della sua carriera. Già agli albori rivelava un talento innato ed ora più che mai è bravissimo inserito in una compagnia affiatata e di ottimo livello.
Gli attori, con regolare preparazione in scuole teatrali specifiche, hanno la dizione perfetta, sanno usare il diaframma e quindi si fanno sentire e capire da qualsiasi angolo della sala teatrale, e se a questo si aggiunge il talento, sovente permeato in molte compagnie , il divertimento è assicurato…
Si, siamo in un momento di crisi è vero, ma la scuola dovrebbe chiedere con insistenza un po’ di aiuto ovunque per includer spettacoli teatrali da offrire ai ragazzi ,ma a tutti i ragazzi di ogni tipo di scuola !!!
I tagli sulla cultura non dovrebbero mai esserci, tanto meno sui teatri, anzi dovrebbero aumentare le sovvenzioni per poter calmierare i prezzi rendendoli appetibili ad ogni ceto sociale.
Basterebbe?