Per una decina d’anni, Dino, mio marito lavorò al Teatro Stabile di Torino, prima di avventurarsi nel giornalismo.Ma questa è un’ altra storia. Nei miei sporadici momenti di pausa frequentai quel mondo, assistetti alle prove degli spettacoli, insomma conobbi personaggi, famosi anche tra il grande pubblico, per le loro indimenticabili interpretazioni in sceneggiati della televisione di allora. Scoprii, pur nella loro grandezza sul palcoscenico, fragilità umane imprevedibili, amori difficili e, a volte, frequentemente variabili, tra le quinte del teatro e tra un atto e un altro…La vita reale si mescolava con i personaggi via via interpretati…
Tutte queste immagini mi si sono riaffacciate alla memoria guardano il film” Birdman”, attualmente in programmazione a cinema,vincitore dell’ Oscar per il miglior film,per la migliore sceneggiatura e per la migliore fotografia.
In una scena prevalentemente teatrale si snoda il tentativo di un attore, famosissimo per aver interpretato un supereroe, appunto” Birdman”,di riscattarsi mettendo in scena a Broadway uno spettacolo inserendo nel cast, un vero attore importante, usandolo per lanciare la sua nuova carriera. Si susseguono più anteprime, intercalate da crisi eclattanti e dove i problemi del quotidiano si mescolano confondendosi e amalgamandosi con le battute del testo nel palcoscenico. Il copione prevede, nel finale, il suo suicidio e Il protagonista sostituirà la pistola giocattolo con una vera e…
Da ragazzina, amavo inserire, saltuariamente tra le mie letture, i gialli di Chandler attratta dal tipico investigatore duro, complesso , sentimentale, sostenuto dall’alcol che per lui era come l’amore: il primo bacio è tipico, il secondo è intimo, il terzo è routine…Insomma compariva un romantico in un mondo di violenza.
E per questo oggi non voglio perdermi anche ” Vizio di Forma.” Il protagonista è il detective Sportello dal nome italico, immerso in un mondo californiano di hippies negli anni sessanta-settanta tra spinelli, poco igiene personale, un cappello su un viso assonnato e fruste giacche.
Si snodano le peripezie dell’ investigatore privato durante un incarico ricevuto dalla sua ex alla ricerca di persone scomparse.
Tratto da un romanzo di Thomas Pyncton, vari incontri si susseguono per Sportello: una intermittente nuova fidanzata, vice procuratore, la casa dei piaceri asiatici, la villa con piscina dello scomparso, loschi individui… E’ un sussegursi di luoghi, di fatti, di personaggi che si aggrovigliano imprigionando lo spettatore in una nebbia e se gli intrecci si sfaldano senza trovare soluzione, non interessa ne al personaggio ne a noi spettatori.,
La verità è il passaggio dal fumo alla cocaina e alle case di cura lussuosissime per disintossicare i ricchi drogati…
fumo
DES BAINS Grand Hotel …ed il suo declino
Ingresso sbarrato e la scalinata infestata dalle erbacce.
Che tristezza!,,
IL Des Bains, grande albergo e simbolo del Lido di Venezia, gia’ dagli inizi del ,900, ora chiuso, sancisce la fine di un’epoca.
I suoi saloni dall’atmosfere liberty furono sfondo di film .Luchino Visconti, scelse questi ambienti per Morte a Venezia, pellicola tratta dal romanzo di Thomas Mann.
Attori internazionali, registi famosissimi, alta finanza europea vi stazionavano periodicamente in questa isola veneziana con un mare bellissimo ed una spiaggia dorata dalla sabbia finissima; battigia che anche io da ragazzina specie in autunno raggiungevo per crogiolarmi all’ultimo sole vivendo, allora a Treviso, vicinissima a Venezia.
L”AGA KAN, famoso per i suoi banchetti nei giardini splendidi del Des Bains, troverebbe al posto dei tigli e dei pini marittimi sempre curatissimi e lussureggianti, grovigli di sterpaglia…
Era una stazione balneare internazionale lussuosissima e di enorme prestigio.Pensate che
su suggerimento di Henry Ford, gia’ all’inizio del ‘900, il conte Giuseppe Volpi di Misurata, nome storico della finanza, fece costruire uno dei migliori campi da golf dell’ Europa…
Banche e grandi famiglie venete sembrano ora attivati per riportare il grande albergo ai fasti di un tempo …
Vogliono trasformarne una parte in appartamenti lussuosissimi, e accanto altri residence con vista mare e una enorme darsena con posti barche e parcheggi per macchine e…e…e…
Ma incombono crisi immobiliari.. .ed altri problemi…
Accompagnai, anni fa, mio marito per un servizio giornalistico e fummo ospiti al Des Bains. Attraversavi queste stanze e olterpassavi questi saloni immersi in un alone carico di storia e di emozioni.
E una notte fummo svegliati per un incendio .Per un attimo pensammo ad uno scherzo di qualche burlone un po’ alticcio disponendo di frigobar fornitissimo, ma quando un acre odore di fumo colpi’ le nostre narici scendemmo precipitandoci nell’ ascensore.
Comportamenti irrazionali collettivi provocati da panico improvviso.
Nemmeno una scintilla aveva sfioralo l’albergo ,per fortuna il fuoco era divampato in un locale esterno adibito a magazzino
Era ancora in auge in tutta la sua maestosita’