Cerco di recuperare la normalità e con fatica mi impongo attività interrotte da più di un mese. Ma si ,supero una pigrizia che mi attanaglia e mi infilo la tuta per fare un po’ di ginnastica. Programmo un roomba in una parte del salone e nello spazio che mi riservo, accendo il mio piccolo televisore, stendo sul tappeto di fronte la stuoia e col sottofondo del ronzio del mio robottino eficentissimo, col telecomando saltapicchio dalla rete” tre rai “alla”sette,” entrambe con dibattiti politici e aggiornamenti su una” lega”ormai spinta sin nella Roma Capitolina per arraffare voti andando a braccetto, senza indugio, a “Casa Pound” una destra fascista che più a destra non si può.
Ma questa è un’ altra storia…
Ho esagerato, non riesco a completare , se non con un po’ d’ affanno, la breve attività ginnica. La doppia dose di antibiotici ha lasciato il segno. Dopo una salutare doccia mi conviene tentare un recupero di fiato con la consueta passeggiatina intorno al mio isolato.
I giardini qui vicino con alberi secolari mi riservano una sorpresa: sono parzialmente circondati da una rete metallica e su un cartello appeso leggo del prossimo inizio dei lavori per un nuovo troncone di metropolitana, con le pronte scuse del comune per i futuri disagi, in nome del progresso della città.
Io rispetto il progresso e tutti i vantaggi che ne derivano, ci mancherebbe!!!
Ma mi sovviene un articolo sul “Corriere della Sera” di qualche giorno fa in cui si preannunciava la conseguente necessità di sradicare moltissimi alberi su quel percorso.
Milano non è famosa per il suo verde..
.Questo è un polmone di ossigeno che esploderà, come ogni anno, offrendoci boccate di salutare respiro dopo mesi e mesi di polveri sottili ingurgitate, complici giornate luminose, ma velenose per le nostre vie respiratorie…
No, non posso pensarci, sarebbe un delitto non poter assaporare l’ ombra di queste piante certamente secolari, altissime con rami lunghissimi ed enormi foglie che puntualmente ogni primavera ci accompagnano amiche, sempre presenti, immancabili nel trascorrere momenti di tranquillità ,passeggiando ombreggiati incuranti dell’andar del tempo e insonorizzati dal pur inevitabile via vai di macchine nelle strade accanto.
Non sottraiamo angoli benefici per bambini sull’altalena o sugli scivoli, panchine accoglienti per una lettura o per due chiacchiere con chi si riposa accanto. E lasciamo un andare tranquillo di una bicicletta in questo provvidenziale e raro percorso ciclabile e accogliamo uno scorrazzare felice di un cagnolino che stimola la sua anziana padrona a ripercorrere su e giù questo giardino incredibilmente sopravissuto per anni e anni all’ avanzare del cemento.