E’una giornata uggiosa: cielo grigio piombo inquinamento alle stelle, ombrelli sempre aperti qui al nord. Dal sud, con l ‘ arrivo di una imprevista corrente africana , ci arrivano immagini di bagnanti crogiolati al sole dopo un tuffo ristoratore…Sfoglio svogliatamente dei giornali femminili .Interviste piu’o meno interessanti si susseguono.
Mi colpisce, in ogni tabloid, il ripetere di foto di splendide ragazze , di fotomodelle, di attrici: pervade una perenne giovinezza. L’eta’ media non supera mai i trent’anni.
Simona, mia figlia, periodicamente, arriva stracarica trasferendo giornali di ogni tipo a casa nostra. Il tavolino del salone in un attimo e’ simile a quello analogo di un dentista.
Tralascio, per concentrarmi piu’tardi, le copie di “internazionale” o quelle dei “venerdi di Repubblica” e mi rituffo nell’osservare queste immagini di una perenne giovinezza. Per queste pubblicazioni il tempo dell’umano e’bloccato tra i diciotto e i trent’anni.
“Qunant’e ‘bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto sia
Di doman non v ‘e ‘certezza”
(Lorenzo de ‘Medici Canti Carnascialeschi, Canzone di Bacco)
Il prima e il dopo non esistono.
Camminando, anni or sono per Tokyo, notavo per le vie o nelle metropolitane l’assenza di persone anziane. L “umanita’di quella citta’era solo dei giovani.
Ed ora sto pensando la stessa cosa.
Eppure la nostra societa’italiana si vanta di una poplazione ormai longeva…
Il tempo non scorre piu’. Bisogna fermarlo ad ogni costo. Le immagini ritoccate piu’o meno da fotoshop devono sprizzare giovinezza ad oltranza. E vai con chirurgia plastica, e vai con botulino per ingannare l’andare inevitabile del trascorrere degli anni
Una leggenda narra che nella Grecia antica i cultori della dea Era, annualmente si immergevano nella fonte di Kanathos, nel Peloponneso, per rimanere eternamente giovani