“Mi raccomando, telefona appena arrivi”
Richiesta ricorrente dei genitori puntualmente ignorata.
“non trovavo gettoni per chiamarvi”.
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Ed allora dotavamo le nostre fanciulle di capienti sacchetti ricolmi di questi oggetti a dir loro,introvabili ,gettoni telefonici…
Ancor prima, negli anni del boom ,ogni abitazione fruiva di questa comodita’ ma per spender meno attivava il duplex, e così due famiglie si inserivano nello stesso abbonamento.
.E da li in poi iniziavano i drammi: linea costantemente occupata e non appena riuscivi ad infilare una telefonata, immancabilmente dal citofono una voce sollecitava di completare la comunicazione…
E se ti eri dimenticato una cosa importante, disseminate nella citta’ comparivano cabine telefoniche con gettoni a tempo e, spesso, nel piu’ bello della chiacchierata , la comunicazione si interrompeva…
E per le interurbane si contattava un centralino…e dovevi ricordarti del prefisso della località richiesta… e rimanevi in attesa sperando in un veloce collegamento…
La tecnologia fa passi da gigante, i cellulari sono nelle tasche di noi tutti. Si parla ovunque in continuazione. Ad alta voce senza un minimo pudore, si raccontano problemi famigliari,si intrecciano amori, si “sussurrano” affettuosita’, si confermano appuntamenti di lavoro sviscerando con indifferenza particolari riservatissimi…
E bla bla bla…
e poi si cerca il garante della privacy !!!
E in tempi ormai lontani incontrando qualcuno che blaterava compulsivamente era inevitabile pensare “poveretto, deve avere dei gravi problemi, sta parlottando da solo”.Ora invece controlli sperando nella comparsa del filo penzolante dell’auricolare…
E con lo smart phone viaggi in internet, fai foto da inviare simultaneamente ovunque e l’aggancio alle cellule permette di segnalare ogni spostamento…
Privacy e liberta’che si cara vo cercando…